Copertina del libro Giura di Stefano Benni

Stefano Benni torna in libreria con Giura, dopo tre anni dalla pubblicazione dell’ultimo romanzo Prendiluna e l’uscita è stata sicuramente apprezzata dai suoi lettori. Il suo nuovo libro è una favola moderna raccontata attraverso le radici di un passato che non c’è più, ma che torna sempre protagonista pagina dopo pagina.

Ho il vento nel cuore che mi spalanca i ricordi

Trama

I protagonisti del libro sono Febo e Luna, due bambini che crescono in una realtà contadina, entrambi con delle difficoltà sociali. Tra i due c’è una simpatia e un affetto, che li lega al di là degli eventi. L’autore racconta le vite di questi due ragazzi che diventano adulti e crescono, riscattano un’infanzia difficile, incrociando di nuovo il loro cammino. Resta inalterato il sentimento che li avvicina fino a trasformarsi in amore. Un’alchimia che li fa sentire presenti anche lontani nel tempo e nello spazio. Le vicende che coinvolgono i due sono diverse e raccontano in parte il malessere della vita di oggi. 

Febo sembra una trasposizione letteraria del Ragazzo della Via Gluck, un’anima inquieta a cui hanno tagliato le radici che lo tenevano saldo a terra.
Lo stile di Stefano Benni (clicca qui per la sua biografia) riesce a creare un vero luna park letterario, le sensazioni che si provano leggendo sono le stesse vissute sulle montagne russe, quando sembra vicino un rallentamento, il ritmo aumenta di nuovo. 
Un romanzo delicato per come i personaggi vengono accompagnati nel percorso di vita, ma crudo per come l’evoluzione della storia rispecchia le mancanze con cui la vita ti costringe a confrontarti. 

Tu senti che ci sono diversi tipi di amore e che bisogna scegliere. Prima o poi dovrai diventare uno che sa decidere.

Curiosità
Stefano Benni

Giura è costruito con un doppio io narrante: da una parte Febo, dall’altra Luna. Ognuno racconta il proprio punto di vista sugli eventi che li coinvolgono componendo il quadro attraverso un mosaico di emozioni. Il finale del libro seppur definitivo per alcuni versi, secondo me lascia comunque spazio alla fantasia.

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