Se sei social dipendente o ti piace studiare i fenomeni sociologici, questo è il video che fa per te. Esploreremo il rapporto con i social grazie al libro Il piacere digitale di Michele Spaccarotella (clicca qui per la biografia) edito da Giunti.
Quante volte avete sentito dire: “I social hanno cambiato il modo di vivere!”. Siete certi di questa cosa? In che modo i social hanno inciso? In positivo o in negativo? Tante domande che trovano risposte nel libro del Dottor Michele Spaccarotella, psicologo e psicoterapeuta che fa una cosa che nessuno ha mai fatto: mandare in analisi i social.
La sua non è una critica a una società superdigitalizzata, ma è una lente d’ingrandimento che aiuta a sfruttare questo nuovo modus vivendi al meglio, con il giusto distacco.
Effettivamente i social hanno modificato, e anche alterato, la realtà che viviamo, ma prima di tutto hanno cambiato la percezione dell’Io. L’individuo vive la necessità di mostrarsi e mostrare entrando in conflitto con ciò che è e ciò che vorrebbe essere. Da qui parte lo studio, dalla celebrazione dell’Io attraverso il selfie al piacere fuori controllo che porta alla chirurgia estetica.
Inevitabilmente il rapporto con se stessi finisce per incidere anche nel rapportarsi con gli altri in base ai vari livelli di relazioni (lavorative, amicizia, sentimentali, sessuali). Questo percorso però può scadere nel patologico con evoluzioni come il body shaming e il revenge porn.
Il cellulare è un potente distruttore, a volta anche distruttore, se ci riferiamo alle relazioni interpersonali.
Sviluppo del libro
Il piacere digitale si sviluppa in 4 parti: Corpi, relazioni, applicazioni e il piacere fuori controllo. Quattro macrotemi sviluppati da un punto di vista analitico con il supporto di esempi pratici, come casi studio oppure episodi e approfondimenti.
Questa scelta, non solo spezza la lettura alleggerendola, ma aiuta a comprendere meglio lo studio portato avanti.
E’ difficile con un saggio riuscire a parlare a tutti, ma la scrittura semplice e immediata permette di avvicinare alla lettura, anche persone che non sono per professione legate a questo ambito. Devo dire che leggendolo sono riuscita a cogliere meglio alcune sfumature legate ai social che sono ovviamente un fenomeno comunicativo molto utile che nasconde però delle insidie. Il lavoro di ricerca, molto preciso, offre non solo teorie e considerazioni, ma dati e numeri da cui nascono molti spunti di analisi.
Il piacere digitale non è qualcosa di scontato, ma va conquistato, perché la comodità l’utilità del mezzo tecnologico possono fornirci enormi opportunità ma, senno correttamente gestiti, contribuiscono a generare anche importanti squilibri nel rapporto con il mondo che ci circonda.
Curiosità
Il libro è pieno di curiosità e sceglierne una svilisce il percorso di studio dell’autore. Per esempio ho scoperto app e metodi di utilizzo di internet e che assolutamente non conoscevo.
Vorrei porre l’attenzione su un tema trattato nel libro come Internet possa trasformarsi in Infernet.
Chi ha a che fare con i mezzi di comunicazione si deve rapportare ogni giorno con questa realtà, che Michele Spaccarotella sintetizza bene con un’immagine: “Ogni smartphone/tablet/pc sta diventando una potenziale cellula di odio”. La conclusione a cui porta questo saggio è che il mezzo tecnologico è solo l’amplificatore di ciò che sei, cosa desideri e cosa ti emoziona. Rispondi a queste domande e forse migliorandoti sarai migliore anche nell’uso digitale.
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