Avete voglia di viaggiare e di esplorare nuove realtà? Proviamo a farlo con un libro. È complicato e decisamente poco indicato viaggiare in questo periodo, ma con Tokyo tutto l’anno di Laura Imai Messina (clicca qui per la sua biografia), edito da Einaudi, ho fatto un giro gratis nella capitale del Giappone.
Un libro particolare e unico nel suo genere, perché mi piace definirlo una guida per “non turisti”. In che senso vi domanderete?
L’autrice è italiana, ma dopo un periodo di studio in Giappone, ha deciso di trasferirsi definitivamente lì. Ha incontrato l’amore, avuto due bambini e nel libro ripercorre in parte i momenti importanti della sua vita che hanno come comun denominatore il destino.
Dal fascino per questo Paese alla sua laurea fino alla ricerca costante di addentrarsi nelle tradizioni e nella cultura nipponica, cercando di coglierne la vera essenza.
Tokyo non è tanto una metropoli quanto una narrazione plurale.
Sviluppo del libro
Il titolo Tokyo tutto l’anno rispecchia perfettamente lo spirito del libro, perché è un viaggio nelle tradizioni e nei cambiamenti anche climatici della città nel corso dei 12 mesi.
Ogni capitolo corrisponde a un mese e viene introdotto dallo studio linguistico e dall’etimologia. Così si scopre che febbraio è il mese degli abiti a strati e invece luglio è il mese della letteratura. (clicca qui per leggere i 5 consigli per il lettore)
Nella denominazione dei mesi incidono due elementi da un lato le tradizioni dall’altro lo scandire del tempo che passa e con esso le variazioni climatiche delle stagioni. Il viaggio tra i vari mesi coincide con il racconto delle tradizioni e delle feste più popolari, ma anche con la descrizione di luoghi e della storia che li riguarda. La scelta dei posti da raccontare è legata alla voglia, da parte dell’autrice, di scoprire e approfondire oppure al ricordo di punti della città ai quali è legata per motivi emozionali e non necessariamente sentimentali.
Il libro è un inno alla cultura nipponica, che permette a chi non ha elementi di conoscenza di avvicinarsi, a chi invece è appassionato di approfondire.
Laura Imai Messina mette a disposizione la sua curiosità e la sua competenza verso la cultura che l’ha adottata e la celebra attraverso questo libro-studio.
Non conosco Tokyo e non l’ho mai visitata, ma leggendo mi sono sentita lì. Attraverso le parole ho osservato la particolarità della capitale e ho percepito il tempo che la scandisce.
Mi ha sorpreso come l’autrice sia riuscita a ricreare perfettamente la delicatezza e il ritmo narrativo tipici della letteratura giapponese. A impreziosire l’edizione, le tavole illustrate di Igort che sono dei meravigliosi affreschi, perfetti per catapultarsi a Tokyo.
Ragiono sul fatto che convivere con una città non sia poi tanto diverso dal convivere con una persona.
Curiosità
La storia di Laura Imai Messina è molto bella, perché è una storia educativa che va oltre tutto.
Crescere in Occidente e trasferirsi in Oriente viene ancora percepita come una scelta insolita. In realtà quello che emerge dai suoi libri è che lì ha trovato la sua vera dimensione. In Tokyo tutto l’anno infatti racconta che da subito ha percepito un’attrazione fatale per la città. I legami familiari sono semplicemente la conseguenza della sua scelta.
Non credo sia possibile racchiudere questo testo in un solo genere: è un diario autobiografico che con delicatezza tocca la precisione del saggio letterario.
C’è una certezza mi è venuta una grande voglia di visitare Tokyo e, probabilmente, quando lo farò mi porterò proprio questo libro.
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