Copertina del libro Tana libera tutti di Walter Veltroni

Ci sono eventi drammatici che hanno caratterizzato la storia contemporanea di cui non si parlerà mai abbastanza. Uno di questi è l’Olocausto. Ho letto tanti libri su questo tema eppure ogni volta che mi trovo a leggerne di nuovi è sempre un pugno allo stomaco. È accaduto anche con Tana libera tutti: Sami Modiano, il bambino che tornò da Auschwitz di Walter Veltroni edito da Feltrinelli. 

Il romanzo è stato presentato il 27 gennaio, proprio in occasione della Giornata della memoria ed è un libro pensato per tramandare ai ragazzi quanto accaduto con l’entrata in vigore delle leggi razziali. Una pagina drammatica anche della storia italiana. Non nascondo che per me non è facile raccontarvi questo libro. Pur conoscendo molto bene cosa è accaduto, il pensiero di un bambino che vive circondato dalla crudeltà, non può lasciare indifferenti. 

La guerra cancella le vite, sempre.
Le rende dei numeri, fa sparire storie, sentimenti, sogni, amori, progetti.
La guerra è orrenda, sempre.

Sviluppo del libro

Sami Modiano è un bambino felice e sereno che vive a Rodi, all’epoca considerato territorio italiano, circondato dagli affetti più cari suo padre e la sorella. La sua vita cambia improvvisamente quando un giorno viene espulso da scuola. Aveva solo 8 anni e non capiva se e dove avesse sbagliato. Nessuna colpa era solo ebreo. La promulgazione delle leggi razziali investe in modo assurdo la comunità ebraica con una lista di azioni, riportata nel libro, negate agli ebrei. 
A stento la sua famiglia riesce ad andare avanti fino al rastrellamento che li porta sul treno della morte. Sami racconta il dramma umano di essere spogliati della propria identità, della propria libertà e dei propri affetti.
La morte del padre e della sorella, le selezioni continue per le camere a gas, il lavoro massacrante in condizioni igieniche e di salute precarie sono tutti momenti di grande tragicità.

Il racconto ha il potere di non esasperare mai il dramma e proprio per questo ogni pagina provoca commozione e rabbia. Sami sopravvive alla marcia finale e alla fuga dei nazisti dal campo con i prigionieri, perché stremato viene creduto morto. Nella casa in cui trova rifugio e viene raccolto dai sovietici il 27 gennaio 1945 conosce Primo Levi e Piero Terracina. 
Per molto tempo non parlerà di ciò che ha vissuto ad Auschwitz fino a quando sarà proprio Piero Terracina a convincerlo.
Tana libera tutti è un libro da leggere per non dimenticare, perché eventi del genere sembrano lontani, ma la violenza dell’estremismo, che porta alla ghettizzazione, è sempre dietro l’angolo. E può colpire chiunque. 

Siamo i pezzi di una catena di montaggio. Siamo animali marchiati riconoscibili da un numero tatuato sulla pelle.
Siamo ex persone. Ci stanno riducendo così. E così mi sento.

Curiosità
Sami Modiano e Walter Veltroni

Sami Modiano archivierà quei ricordi atroci senza raccontarli fino al 2005. 
Quell’anno il suo amico Piero Terracina lo convinse a tornare ad Auschwitz, accompagnato da una classe di ragazzi e dall’allora sindaco di Roma Walter Veltroni. 
Quel viaggio per lui fu rivelatore, da lì capì che era importante parlare e raccontare quell’orrore e divenne testimone della Shoah. La sua storia arriva al grande pubblico nel 2018 con il docufilm Tutto davanti a questi occhi girato proprio da Veltroni (clicca qui per leggere la recensione del suo primo giallo).

Walter Veltroni, da sindaco di Roma, ha sempre lavorato molto per educare alla cultura della memoria soprattutto nelle scuole. Anche io, nel mio liceo, ho ascoltato i racconti di Settimia Spizzichino e Piero Terracina. Ricordo il silenzio che risuonava ascoltando le loro parole. Per questo vi invito a vedere anche l’intervista che Veltroni ha realizzato con Sami Modiano per la presentazione del libro (clicca qui per vedere l’intervista). Perché, con una semplicità incredibile, le sue parole investono di emozioni contrastanti. Da un lato c’è la voglia di abbracciare Sami e le sue sofferenze, dall’altro c’è l’incredulità per quanto grande possa essere l’odio dell’uomo.
Consiglio a tutti la lettura di Tana libera tutti, un romanzo storico e autobiografico che in mezzo all’orrore parla di umanità.

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