In questa pagina troverete le citazioni dei libri recensiti, ma non solo! Progressivamente inserirò anche quelle a cui sono più legata dei libri che ho letto. Basta inserire una parola chiave e troverete una citazione originale e giusta per voi, da condividere sui vostri social.
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A
Trovarono presto un’affinità nel loro senso comune di inadeguatezza.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Non ho più trovato un luogo sicuro come l’abbraccio di mio padre, quando nascondevo la testa nella cavità del suo collo e delle sue spalle robuste.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Faccia a faccia, guardammo l’una nei pensieri dell’altra, riconoscendo il terrore dell’altra, e capimmo che avevamo superato un limite invisibile e senza possibilità di ritorno. Il mondo che conoscevamo non c’era più. In qualche modo, lo sapevamo. Piangemmo in silenzio e ci stringemmo tra le esili braccia.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Un’innocua farfalla in un campo d’amore.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Le sue lacrime cadono dalla parte sbagliata, nel pozzo senza fondo che c’è dentro di lei.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Nasciamo tutti possedendo già i tesori più grandi che avremo nella vita.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Uno di questi è la tua mente, un altro è il tuo cuore. E gli strumenti indispensabili di queste ricchezze sono il tempo e la salute.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Mi diceva che il cielo poteva darti tutte le risposte, se lo guardavi a lungo e con attenzione. Diceva che le costellazioni erano geroglifici divini he potevano essere decifrati dai cuori sinceri. A quell’arazzo di stelle offrii la mia ferita più profonda.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Le radici del nostro dolore affondano a tal punto nella perdita che la morte ha finito per vivere con noi, come se fosse un componente della famiglia che saremmo ben contenti di evitare, ma che comunque fa parte della famiglia.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
La mia vita sapeva di cenere e vivevo nel perpetuo silenzio di una canzone senza voce.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Perché non avrò tenuto fede alle mie promesse, ma terrò fede alla mia umanità.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
… e l’Amore non mi sarà mai strappato dalle vene.
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa
Capita che il cuore spenga valvole importanti, quella dell’amore, quella del dolore, quella della percezione dell’affetto. Il sistema delle emozioni va in tilt e tu rimani spenta.
Respira, Adessoscrivo
Vorrei essere soltanto diversa a volte, senza le cose che ho in testa, senza paure. Vorrei solo non nascondermi più.
Respira, Adessoscrivo
Le persone non capiscono ciò che non conoscono, e la maggior parte non prova nemmeno a conoscere, tende ad allontanare.
Respira, Adessoscrivo
Le persone che hanno perso qualcuno o qualcosa, che hanno subito una sconfitta, le riconosci subito: sono quelle che non si piangono addosso ma si danno da fare.
Respira, Adessoscrivo
Per quanto il cielo possa sembrare grigio, per quanto la vita possa sembrarti nuvolosa, tu resta sole.
Respira, Adessoscrivo
Ho un cielo di nuvole nella testa e un manto di nuvole sul cuore.
Respira, Adessoscrivo
Le persone negative non si rendono conto di esserlo: per loro una vita immersa nel pensar male, nel cercare il male in ogni cosa e in ogni persona è routine.
Respira, Adessoscrivo
Malgrado tutti gli sforzi che possiamo fare non riusciremo ad aiutare chi non vuole essere aiutato e vuole invece rimanere nel dolore, perché diventa il raggiungibile.
Respira, Adessoscrivo
Gli amici che parlano e pensano solo a se stessi non sono amici ma conoscenti, perché se mi parli solo di te fra noi non c’è nessuno scambio.
Respira, Adessoscrivo
Amo gli istanti che precedono le cose belle, quelle sensazioni che ti prendono lo stomaco e alleggeriscono l’anima. Odio le cose in sospeso, le troppe virgole e i pochi punti.
Respira, Adessoscrivo
Tutti siamo caduti, ma tutti abbiamo una vittoria in serbo da qualche parte, siamo tutti perdenti e tutti vincenti.
Respira, Adessoscrivo
Viviamo tutto così velocemente, senza quasi lasciare traccia, perché non ci gustiamo i nostri momenti, non assaporiamo più nulla, dobbiamo solo correre e arrivare prima degli altri e poi correre ancora per toglierci di dosso quest’ansia che non ci lascia. Non sappiamo più aspettare, non abbiamo più pazienza.
Respira, Adessoscrivo
Ho imparato che non esistono giorni di pioggia o giorni di sole per le nostre mancanze, ogni giorno è uguale, non esiste meteo per il nostro cuore.
Respira, Adessoscrivo
Vorrei che il cronometro della felicità non si fermasse mai, ma ho imparato che la felicità è un sentimento incostante, va e viene, ci sfiora e poi scappa, non si può essere felici per sempre.
Respira, Adessoscrivo
Ci sono destini che si intrecciano anche se non dovrebbero, ci sono occhi che si guardano anche se non è il momento giusto, il posto giusto, il mondo giusto.
Respira, Adessoscrivo
Non c’è un centimetro di me che non vorrebbe toccare un centimetro di te in questo momento.
Respira, Adessoscrivo
Tenere tutto dentro vuol dire non reagire davvero, e non reagire davvero finisce in qualche modo per spezzarti. Ci sono varie forme di dolore, la peggiore è l’autocommiserazione.
Respira, Adessoscrivo
L’amore non ha freni e non conosce la paura, l’amore vive e non si ferma davanti a niente.
Respira, Adessoscrivo
L’amore ci rende liberi, liberi di essere noi stessi, ma con qualcun altro.
Respira, Adessoscrivo
Alcuni vedono il bicchiere mezzo vuoto, altri lo vedono mezzo pieno. Io ho sempre visto la bara mezza piena.
A proposito di niente, Woody Allen
Se uno entrasse improvvisamente nella nostra stanza con un coltello e intenzioni omicide, reagiremmo subito. Lotteremmo con tutta la nostra energia per disarmarlo e sopravvivere. (Nel mio caso, scapperei).
A proposito di niente, Woody Allen
Un paio di occhiali non bastano a rendere colta una persona, e tanto nemo intellettuale.
A proposito di niente, Woody Allen
Bisogna tifare per il successorie tuoi colleghi, dato che c’è posto per tutti.
A proposito di niente, Woody Allen
Se l’ottanta per cento della vita è non mancare agli appuntamenti, l’altro ottanta per cento, è fortuna
A proposito di niente, Woody Allen
Essere un misantropo ha i suoi vantaggi, la gente non può mai deluderti.
A proposito di niente, Woody Allen
Come riassumere la mia vita? Tanti stupidi errori compensati dalla fortuna.
A proposito di niente, Woody Allen
Di vivere nella mente e nel cuore del pubblico non mi importa niente, preferisco vivere a casa mia.
A proposito di niente, Woody Allen
B
Chi semina desiderio raccoglie oppressione.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Siamo qui e allo stesso tempo non siamo qui perché stiamo già andando altrove.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Alla bellezza si perdona tutto, persino la volgarità.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Quando la malattia entra in una casa non si impossessa soltanto di un corpo, ma tesse tra i cuori un’oscura rete che seppellisce la speranza. Come una ragnatela che avvolgeva i nostri progetti e il nostro respiro, giorno dopo giorno la malattia inghiottiva la nostra vita.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
L’universo tende segretamente alla vacuità, le anime perdute rimpiangono la bellezza, l’insensatezza ci accerchia. Allora beviamo una tazza di tè.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
La contemplazione dell’eternità nel movimento stesso della vita.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Io sono molto camelia sul muschio.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Scordi il futuro, ti lascerai sfuggire il tuo presente.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Ha l’eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
In ognuno di noi è radicata la conoscenza dell’adeguato. È lei che, in qualsiasi momento, ci permette di cogliere ogni qualità dell’esistenza e, nelle poche occasioni in cui tutto è armonia, di gioirne con l’intensità necessaria.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Molte persone intelligenti hanno una specie di bug: credono che l’intelligenza sia un fine. Hanno un’unica idea in testa: essere intelligenti, e questa è una cosa stupidissima. E quando l’intelligenza crede di essere uno scopo, funziona in modo strano: non dimostra la sua esistenza con l’inferno e la semplicità dei suoi frutti, bensì con l’oscurità della sua espressione.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Fatevi una sola amica, ma sceglietela con cura.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Ma se nel nostro universo esiste la possibilità di diventare quello che ancora non siamo… saprò coglierla e trasformare la mia vita in un giardino diverso da quello dei miei padri?
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
L’Arte è l’emozione senza il desiderio.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
La diplomazia fallisce sempre quando i rapporti di forza sono equilibrati.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
L’eternità, questo invisibile che noi vediamo.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. È l’effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Forse essere vivi è proprio questo: andare alla ricerca degli istanti che muoiono.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Un balsamo miracoloso contro le certezze del destino.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Per la prima volta in vita mia ho sperimentato il senso delle parole mai più. Le pronunciamo cento volte a giorno, ma non sappiamo cosa stiamo dicendo se non ci siamo ancora confrontati con un vero ‘mai più’. In fondo ci illudiamo sempre di poter controllare ciò che accade; nulla ci sembra definitivo.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
È come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.
L’eleganza del riccio, Muriel Barbery
Il lato positivo del credere ai segni è che ci offrono un punto di riferimento per orientarci sulla confusa carta geografica della vita.
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
Le dinamiche sull’accelerazione del vivere contemporaneo a cui l’uomo è costantemente esposto porteranno a una derealizzazione.
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
Non devi preoccuparti di cose che non sono ancora successe.
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
Non aspettare il momento perfetto troppo a lungo. Potrebbe non arrivare mai.
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
La mattina bisogna stare attenti. Chi non inizia la giornata in tutta tranquillità non deve stupirsi se poi non conclude niente.
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
In ogni commedia che si rispetti c’è un momento in cui i vari personaggi si ritrovano tutti insieme conoscendo soltanto un unico aspetto della situazione in cui sono coinvolti.
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
Può darsi che nella letteratura l’amore vinca sulle paure, ma nella vita reale è più facile che siano le paure a vincere sull’amore.
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
E, come succede con i momenti magici, avvenne quando l’impossibile diventò possibile. È quello che si definisce un miracolo.
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
E quale posto migliore per trovare una scintilla di magia delle pagine di un libro – o dentro un piccolo caffè che sembrava fatto apposta per i miracoli?
Il caffè dei piccoli miracoli, Nicolas Barreau
Ho il vento nel cuore che mi spalanca i ricordi.
Giura, Stefano Benni
Certe persone ti si piantano dentro come frecce.
Giura, Stefano Benni
Tu senti che ci sono diversi tipi di amore e che bisogna scegliere. Prima o poi dovrai diventare uno che sa decidere.
Giura, Stefano Benni
Mi sento sempre così sbagliata, come se fossi continuamente fuori tempo.
Baci da Polignano, Luca Bianchini
Tutte le mete diventano romantiche se sei con la persona giusta.
Baci da Polignano, Luca Bianchini
“Vorrei avere la metà della tua lucidità, invece sono sempre in balia delle onde”.
“Temo che lo sarai sempre. Devi solo capire qual è il tuo scoglio”.
Baci da Polignano, Luca Bianchini
Tu sei troppo speciale per essere la seconda scelta di qualcuno.
Baci da Polignano, Luca Bianchini
In guerra la cosa più importante è non pensare: non pensare al passato e non pensare al futuro. Perché è lì che scatta la paura. Se lei si concentra solo sul presente sarà più forte per affrontare la battaglia.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Ci si innamora anche dei luoghi, non solo delle persone.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Non c’è una scadenza nella vita, finché hai le forze.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Le notizie più belle ti arrivano quando credi di aver perso tutto.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Da lontano sembra tutto più spaventoso, ma è solo un’impressione distorta della nostra mente.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Era una cassaforte di emozioni di cui nemmeno lei conosceva la combinazione.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Aveva il cuore in subbuglio, ma una fiducia incondizionata nel destino che le aveva sempre fatto incontrare le persone migliori nei giorni peggiori.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Essere amici significa sapere, innanzitutto, quando tacere.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
È la sottile differenza tra caso e destino, e credere all’uno piuttosto che all’altro dice molte cose di te: se sei romantico, ottimista, cinico o disilluso.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
A volte per viaggiare basta stare seduti comodamente davanti a una finestra.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Le decisioni che ti cambiano la vita vanno prese senza rifletterci troppo.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
C’è sempre l’istante in cui un libro ti chiama.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
E sei più bella oggi di ieri, perché hai vissuto, sei caduta, e ti sei rialzata da sola.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Il destino è quella porta socchiusa da cui ogni tanto puoi sbirciare. E allora capisco che nulla avviene per caso e che tutto ha un senso, anche quando sembra non averlo.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
L’amore non è mai calcolo ma solo istinto.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Si erano finalmente trovati senza cercarsi, e quando ti capita non puoi metterti a discutere con il tempo. Puoi solo ringraziarlo.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
I grandi amici sanno sempre quando tornare.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Non c’era più nè prima nè dopo. C’era solo il suo amore.
Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini
Erano dubbi, minuscoli e fastidiosi, che si erano incastrati come granelli di sabbia nell’ingranaggio delle sue decisioni, inceppandole.
Due sirene in un bicchiere, Federica Brunini
Sono salvagenti, i bambini. Tengono a galla i sogni e lasciano affondare le preoccupazioni della realtà.
Due sirene in un bicchiere, Federica Brunini
Ognuno di noi ha un cassetto in cui conserva i segreti che non vuole condividere.
Due sirene in un bicchiere, Federica Brunini
La lanterna è il simbolo della nostra anima. Le si richiede di esaudire un desiderio, ma anche di portarsi via un dolore.
Due sirene in un bicchiere, Federica Brunini
Il cielo sosteneva il telo nero della notte con l’aiuto dei chiodi delle stelle.
Due sirene in un bicchiere, Federica Brunini
Non si mente davanti alle onde, si esiste e basta.
Due sirene in un bicchiere, Federica Brunini
C
Fino a qualche minuto prima ero lì a fare colazione, come ogni mattina, preparandomi per una banale giornata, quando all’improvviso sono stato preso da un vortice e mi sono ritrovato altrove. In un posto misterioso e straniero. Lontano.
Il passato è una terra straniera, Gianrico Carofiglio
Così chiesi tempo. Per pensare, dissi, ma in realtà volevo solo assaporare la sensazione di ebbrezza che si prova quando si bara al gioco e si è sicuri di vincere.
Il passato è una terra straniera, Gianrico Carofiglio
La fortuna è un’entità mutevole. È elastica. Accetta anche di fare dei favoritismi, se sai come chiedere.
Il passato è una terra straniera, Gianrico Carofiglio
Il passato è una terra straniera: le cose avvengono in modo diverso da qui.
Il passato è una terra straniera, Gianrico Carofiglio
Mi si sgretolava qualcosa dentro e a un certo punto non ce la feci più.
Il passato è una terra straniera, Gianrico Carofiglio
Il gioco d’azzardo è patologico è un tentativo di controllare l‘incontrollabile, e dà ai giocatori l’illusione di essere padroni del proprio destino.
Il passato è una terra straniera, Gianrico Carofiglio
D
Portati sia cuore che testa.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
I libri erano bambini: ciascuno aveva il suo odore buono, i suoi occhi e i suoi vezzi.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Quando hai paura, è segno che la vita sta cominciando a darti del tu.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Il bambino cercava di trasformare in gioco il più perfetto dei dolori. Ma il dolore per definizione non ha regole, canoni, leggi: è irregolare, asimmetrico, illegale.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Vivi ora le domande. Forse ti avvicinerai così, a poco a poco, senza avvertirlo, a vivere un giorno lontano, la risposta.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Solo chi legge e ascolta storie trova la sua.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Le storie, rendono soffici gli spigoli delle cose e ti permettono di camminarci sopra.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Ci vogliono quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto per vivere e dodici per crescere.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Ci sono posti in cui non c’è bisogno di gridare per farsi sentire: bisogna solo imparare ad ascoltare e se si parla è per ascoltare meglio.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Ogni cosa bella troppo spesso è quel che resta di un naufragio.
Cose che nessuno sa, Alessandro D’Avenia
Girare per il mondo, in fondo, non è troppo diverso da girare dentro se stessi. Conoscere significa anche conoscersi.
Giulio fa cose, Paola Deffendi – Claudio Regeni
L’unico antidoto alla paura è la conoscenza.
Giulio fa cose, Paola Deffendi – Claudio Regeni
Ci è capitato di pensare spesso a cosa Giulio avrebbe potuto fare e diventare. Ma è un tempo, quello del futuro, che ci hanno tolto.
Giulio fa cose, Paola Deffendi – Claudio Regeni
La storia di Giulio è la storia di centinaia di ragazzi italiani che ci provano e non sempre ci riescono.
Giulio fa cose, Paola Deffendi – Claudio Regeni
Ho visto sul volto di Giulio tutto il male del mondo.
Giulio fa cose, Paola Deffendi – Claudio Regeni
F
Esiste un’altra dimensione, più profonda in noi, ma non la si può mai dare per acquisita, per garantita. La si intravede per brevi attimi poi si offusca, si confonde. È un limite cui si tende sempre, ma che non si raggiunge mai.
Ragazzo italiano, Gian Arturo Ferrari
Lui era lui, e in un certo senso aveva diritto a essere lui.
Ragazzo italiano, Gian Arturo Ferrari
Tutti abbiamo bisogno del ricordo di un padre forte.
Le parole lo sanno, Marco Franzoso
Con un estraneo non devi mai giustificarti più di tanto, un estraneo non sa chi sei, non conosce il tuo passato, la tua vita, e tu puoi nasconderti e mascherarti a piacere in un presente senza profondità, o dentro qualsiasi identità tu desideri.
Le parole lo sanno, Marco Franzoso
Ecco. Eravamo tutti incastrati dentro il nostro bozzolo di mondo. Crisalidi al vento, accatastate l’una contro l’altra ma sole, a condividere e difendere lo spazio che ci spettava. Sgomitavamo in silenzio cercando di non farci notare. Pochi ci riuscivano.
Le parole lo sanno, Marco Franzoso
E non esiste alcun senso del ridicolo quando si sta bene, e nella vita non ci si deve vergognare di nulla, tantomeno della felicità.
Le parole lo sanno, Marco Franzoso
Il mare della mia sensibilità era ampio abbastanza per abbracciare quella nuova percezione delle cose, e io più che paura provavo un insostenibile sentimento di nostalgia, per tutta la vita che mi ero fatto scivolare via, irrimediabilmente perduta.
Le parole lo sanno, Marco Franzoso
L’ultima verità è che esistono gli anni, le stagioni, i mesi, i giorni, le ore, gli istanti, e noi possiamo solo adattarci ai loro capricci. Ed esistono i luoghi.
Le parole lo sanno, Marco Franzoso
G
Il profumo è importante, devi sceglierlo bene… perché servirà a far ricordare che tu esisti, che sei esistito, ti renderà indimenticabile… senza bisogno di fare niente.
Una storia straordinaria, Diego Galdino
La cosa strana è che questa nostra immensa voglia di stare insieme è un po’ come il segno dell’infinito che parte da te e arriva a me, per ripartire da me e tornare a te…
Una storia straordinaria, Diego Galdino
L’unico modo per lasciarsi alle spalle le proprie paure è arrivare primi.
Una storia straordinaria, Diego Galdino
Se hai paura di annegare, non preoccuparti ti salvo io e ti riporto a riva.
Una storia straordinaria, Diego Galdino
Se a un romano togli la possibilità di vedere Roma gli può venire il dubbio di non poterla più amare come prima.
Una storia straordinaria, Diego Galdino
Per perdersi non serve un posto, basta una persona.
Una storia straordinaria, Diego Galdino
Il destino spesso ci sorprende, mettendo sul nostro cammino persone con cui saremmo dovuti partire insieme è che invece ci ritroviamo ad aspettare seduti da qualche parte. Perché il bello di una storia d’amore banale e scontatissima non è il lieto fine, ma come ci si arriva.
Una storia straordinaria, Diego Galdino
Il dono più grande che potresti fare agli altri è comprendere chi sono, anziché volerli cambiare, assediando le loro sicurezza per trasformarli a tua immagine e somiglianza.
Avrò cura di te, Chiara Gamberale
Ho navicelle spaziali pazze e giostre anarchiche, dentro. Ecco perché cerco fuori.
Avrò cura di te, Chiara Gamberale
E ritrovarsi è stato finalmente perdersi.
Avrò cura di te, Chiara Gamberale
Ci voleva questo dannato virus per capire che con il cuore ormai non riuscivo, a fare più niente, neanche ad amare con pienezza le mie persone e il mio lavoro, perché in quel frullatore pure il cuore pareva un pomodoro pelato andato a male.
Come il mare in un bicchiere, Chiara Gamberale
E’ diventato un esercizio spirituale, un banco di prova perché tutte queste riflessioni, una volta finita la quarantena, possano trasformarsi nei movimenti della mia nuova danza nel Là Fuori. Una danza che mi permetta di fare avvicinare solo chi e avvicinarmi solo a chi, mentre parla, ascolta, e mentre prende, dà.
Come il mare in un bicchiere, Chiara Gamberale
In certi momenti la distanza è una dichiarazione di amore assoluto. L’unico modo con cui possiamo proteggere e sostenere l’altro.
Come il mare in un bicchiere, Chiara Gamberale
Eccomi qui, in questa epocale primavera, a spogliarmi e a dire io, a spogliarmi per interrogare l’io.
Per riuscire, dopo tutto questo, a dire di nuovo tu.
Lui, lei.
Noi, voi.
Loro.
Come il mare in un bicchiere, Chiara Gamberale
Se sapessimo di che cosa abbiamo bisogno, non avremmo bisogno dell’amore.
L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale
E’ come se ogni tanto mi trovassi in un labirinto. All’improvviso non ho più certezze, ma solo sentieri che si biforcano, dentro.
L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale
E stare insieme non sia che uno dei tanti modi – senz’altro il più perverso – che la solitudine inventa per mascherarsi.
L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale
Vorrei che anche per me fosse un diritto rimanere ferma, fissa nel mio buio.
L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale
L’umore è un destino, è una benedizione o un maledizione. Non è mai una scelta.
L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale
Ti stai insinuando dove nessuno è mai arrivato, fra lo scetticismo di cui ho sempre avuto bisogno per comprendere il mondo e il bisogno che avrei rifarne a meno.
L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale
Che cosa significa amare? Significa esserci.
L’isola dell’abbandono, Chiara Gamberale
Il tuo cuore e il tuo cervello hanno bisogno di un gesto di chiusura per potersi di nuovo aprire.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
I tuoi genitori sono necessari alla prova che devi affrontare in questa vita: uscire da loro per non diventare uguale a loro. Tu non sei venuta al mondo per scappare o per strisciare, ma per spiccare il volo.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
La mia missione consiste proprio nell’aiutarti a vivere qui e ora.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Quando imparerai anche tu a non confondere l’accettazione con la rassegnazione?
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
La realtà esterna riflette il nostro stato d’animo e quella interna lo stato d’animo di chi circonda.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Prenditi tutto il tempo, ma non lasciare che il tempo si prenda tutto.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Le anime si incarnano per crescere, non per compiacersi del livello raggiunto. Disdegnano le situazioni comode e hanno bisogno di sfide.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Il pronome della testa è Io, il pronome del cuore è Noi.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Si completa con gli altri solo chi sa bastare a se stesso.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Nell’incrociare i suoi occhi a spillo sentii il mare muoversi dentro di me.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Ci sono storie che nascono per lasciare segni concreti del loro passaggio e altre servono solo a far vibrare le corde dei sogni.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Nonostante i nostri limiti, siamo il destino che abbiamo scelto e che ci ha scelto.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Trovarsi rimane una magia, ma non perdersi è la vera favola.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
Soltanto tu riesci a leggere le pagine incollate del mio cuore.
Avrò cura di te, Massimo Gramellini
M
Io salvo il salvabile, ma credimi il mare magnum della prosopopea e dell’incuria letteraria di questi tempi è inaffrontabile.
Ogni riferimento è puramente casuale, Antonio Manzini
I libri siamo noi, ci rappresentano, pensiamo e viviamo perché ci sono dei libri da leggere.
Ogni riferimento è puramente casuale, Antonio Manzini
Quanta vita c’è nel calcio, e quanto calcio ci può essere nella vita che tutti viviamo ogni giorno.
Il goal più bello – Manuale di FairPlay, Arturo Mariani
Non mi risulta esista il calcio femminile. Esiste il calcio. Punto. E le passioni non vanno mai distinte. O discriminate.
Il goal più bello – Manuale di FairPlay, Arturo Mariani
Le donne grazie a un’amica possono aumentare il livello di progesterone, la cosiddetta molecola della calma.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Siamo polvere di stelle, come diceva quel tale, e sul palmo delle mani abbiamo pezzi del nostro sole.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Siamo così, c’è poco da fare, passiamo il tempo a scovare sempre nuovi modi per distruggere ciò che ci circonda.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Un ipocondriaco per amico non ti aiuta a guarire, ma ti fa sentire molto più sano.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Non è quel che si dice, ma come lo si dice. I fanatici sono più motivanti, hanno maggiore capacità di coinvolgere rispetto a chi accetta senza storie una verità acclarata.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
In realtà non esiste nulla al mondo a mio avviso capace di liberarti da te stesso, nessuno che possa tenderti una mano e tirarti su dalla palude se non lo vuoi davvero.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Basta poco per indirizzare una vita.
Anche solo una porta sbagliata.
Una scelta sbagliata.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Educare alla bellezza dovrebbe essere uno dei primari compiti della società, dovrebbe esserci un’apposita ora di lezione nelle classi, al pari dell’empatia. Si tratta di credere che imparando a dare valore a ciò che c’è di bello l’animo umano si ingentilisca. Abbiamo bisogno di gusto, di garbo, di capacità di ascolto, di tenerezza.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Speranza e ostinazione sono sorelle, luna non può esistere senza l’altra; io tento di abbracciare la speranza, e nel frattempo vado avanti a grandi sorsate di ostinazione.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
La vita mi ha insegnato che quando la tempesta arriva, sempre impreparato ti trova. Che tu sia pessimista o ottimista.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Spesso basta l’ironia a salvare una vita.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
Se è vero che i cuori di chi si vuol bene tendono a sincronizzarsi, allora il mio rintocca nello spazio con lo stesso ritmo di chi amo.
Inventario di un cuore in allarme, Lorenzo Marone
C’è il silenzio della città, polvere di rumori lontani. Roma dorme. Dorme la sua festa, il suo pantano. Dormono le periferie.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Di colpo mi chiedo come ho fatto a rinunciare a lui per tutto questo tempo. Perché nella vita capita di rinunciare alle persone migliori a favore di altre che non ci interessano, che non ci fanno del bene, semplicemente ci capitano tra i passi, ci corromponocon le loro menzogne, ci abituano a diventare conigli?
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
È stato più facile prima correre sotto le granate che dopo passeggiare sulle macerie.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Abbassa la testa fino alla mia mano, ci chiude gli occhi dentro.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
In realtà l’unica cosa che so di me è che non mi piace soffrire.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Le persone intorno a te non vogliono conoscerti, accettano le tue menzogne come buone.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
È nella nuca che nasce la vita. La nuca è il fiume, il destino.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Spesso non ci accorgiamo di quello che abbiamo, non siamo grati alla vita.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Ci sono cose. Piccole cose che non dimenticherò, che sono niente e invece restano più forti di tutto.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
È bello incontrarsi per caso in un giorno qualunque.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Sbattono contro l’invisibile per arraffare un po’ di cielo.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Sono l’ombra dei miei desideri.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
La vita è come l’acqua, scompare, affonda e poi riaffiora dove può, dove deve.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Il destino è come il cuore, è dentro di noi fin dal primo istante, quindi è inutile cambiare strada.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
La schiena è la parte che non puoi vederti, quella che lasci agli altri. Sulla schiena pesano i pensieri, le spalle che hai voltato quando hai deciso di andare.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Un buon poeta lascia affamati d’amore.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
I ponti uniscono i passi degli uomini, i loro pensieri, i fidanzati che s’incontrano a metà.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Il ponte è lo scheletro bianco di un’illusione di pace.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Le nuvole passano, sporcate dai raggi del sole che tramonta.
Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
La storia è il racconto cronologico di fatti avvenuti nel tempo, riportati senza enfasi. La storia non è crudele né racconto della crudeltà, è semplicemente storia. Neppure l’uomo è crudele, seppur dispensatore di crudeltà. La vanità è crudele e non la storia, la sua nascita si perde nella notte dei tempi e prolifera perché si accoppia con chiunque.
Profumo di carcere, Vittorio Moledda
Questa è la vanità, una volta accettato il suo gioco, devi puntare sempre al rialzo.
Profumo di carcere, Vittorio Moledda
Di giorno, in quel pianeta carcere non potevo permettermi il lusso di non apparire ciò che gli altri volevano che fossi; mi avrebbero schiacciato. Per lungo tempo avrei vissuto una sorta di vite parallele, in una sarei stato Vittorio, quello che era capace di piangere guardando il cielo stellato e nell’altra il bandito vuoto di sentimenti. Da subito iniziai ad organizzarmi per quella nuova vita.
Profumo di carcere, Vittorio Moledda
Ci sono immagini che rimangono impresse nella nostra mente come un profumo.
Vivere la musica, Motta
Se qualcuno mi chiedesse cos’è per me la musica, risponderei senza pensarci troppo: è la nostra solitudine nel mondo, la nostra possibilità di stare soli con noi stessi.
Vivere la musica, Motta
Non affrettarti, non cercare la strada più breve, scegli sempre il bivio che ti fa più paura.
Vivere la musica, Motta
Se c’è una cosa che la fantasia non sa infonderti, dopotutto, è proprio il senso del limite.
Vivere la musica, Motta
Ognuno di noi nasce con la musica “dentro” ed è perfettamente in grado di farne esperienza.
Vivere la musica, Motta
Proprio in quanto “astratta” la musica favorisce un cortocircuito del pensiero, e ci spinge a costruire nella nostra testa immagini e narrazioni che non esistono.
Vivere la musica, Motta
Essere perfetti significa smettere di essere se stessi, diventare ciò che gli altri vorrebbero che fossimo, conformarsi a un’aspirazione che spesso non ci appartiene.
Vivere la musica, Motta
Le cose fragili infatti contengono sempre una verità; la verità ama nascondersi e non c’è rifugio più sicuro di una cosa fragile, perché nessuno si sentirà in diritto di romperla.
Vivere la musica, Motta
Vogliamo volere.
Vogliamo sentirci liberi di essere potenzialmente liberi.
Vivere la musica, Motta
Ogni storia ha il suo tempo, il presente è un grattacielo da costruire, e di quanti piani sarà, quanto si avvicinerà al cielo, dipende tutto da noi. Non c’è un prima e un dopo, un peggio e un meglio. C’è un: ora.
Vivere la musica, Motta
Non esiste libertà se prima qualcuno non ci ha imposto, o ci siamo imposti da noi, delle regole.
Vivere la musica, Motta
Se davvero senti che questo è il tuo posto nel mondo, se davvero vuoi fare questo nella tua vita, devi farlo senza mai fermarti un attimo e rovesciarci dentro tutte le energie che hai.
Vivere la musica, Motta
La vita è un gioco al rovescio: capiamo qualcosa di fondamentale per noi solo dopo che è passato molto tempo.
Vivere la musica, Motta
O
Quando ami davvero, devi essere pronta a tutto. Al fulmine e alla tempesta. Alla pioggia e alla siccità. Non puoi sapere fin dove ti spingerà quel sentimento che ti consuma. Non riesci nemmeno a distinguere la felicità dalla disperazione, perché in amore spesso l’una è la ragione dell’altra.
Come un respiro, Ferzan Ozpetek
Il destino si diverte a tenerci sulle spine.
Come un respiro, Ferzan Ozpetek
In fondo anche l’amore è un delitto perfetto: a volte ti uccide, altre ti rende più forte, ma in ogni caso rappresenta l’alibi ideale per ogni tua follia.
Come un respiro, Ferzan Ozpetek
Il mio destino sono io. Non mi lascerò mai più trascinare dagli eventi. Nel bene e nel male, tutto quello che mi accadrà l’avrò voluto io.
Come un respiro, Ferzan Ozpetek
Certi posti hanno la capacità di trattenere le emozioni, proprio come fa un essere umano con il respiro. Poi le lasciano andare molto lentamente, e chi è in grado di percepirle le assorbe in ogni cellula del suo corpo.
Come un respiro, Ferzan Ozpetek
P
Il loro patto era chiaro: chiudere il mondo di fuori.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
Questi qui hanno bisogno di un nemico al giorno, se no non esistono.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
Parole ripetute troppe volte per essere ancora vive, parole che sulla lingua sapevano di cenere.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
I ricordi di certi luoghi abitano il corpo – le ossa, la carne, il sangue e gli occhi – più del cervello.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
Sembrava che la cultura si fosse trasformata in inganno, l’ignoranza in innocenza.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
La memoria è come l’ambra preistorica che immobilizza gli insetti: fa rimanere le persone uguali a com’erano quando le abbiamo incontrate.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
Ci siamo illusi di esseri liberi, invece le nostre emozioni hanno un andamento statistico. Gli uomini si muovono a sciami.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
Conducevano vite parallele, male vite parallele funzionano finché nessuno ha bisogno.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
La cultura è una scommessa sul fatto che alla fine ci si possa capire. Per questo può dare fastidio.
Il censimento dei radical chic, Giacomo Papi
C’è un punto della testa in cui i pensieri più atroci, quelli che non vengono normalmente ammessi, non solo entrano, ma si sistemano in fila indiana.
Almarina, Valeria Parrella
Poi sorridono, è dentro la bocca che non sa tacere hanno fiori selvaggi che stordiscono.
Almarina, Valeria Parrella
Se si vuole essere liberi, ci si deve sentire liberi.
Almarina, Valeria Parrella
Siamo donne in divenire, e quando saremo uscite di qui già saremo diverse.
Almarina, Valeria Parrella
Ogni piccolo difetto fisico aver un’affascinante giustificazione che lo rendeva unico e stupendo.
…Che Dio perdona a tutti, Pif
Nel mondo ci sono de categorie di uomini: l’uomo che sa cosa vuole e combatte per averlo. E poi ci sei tu e la tua categoria. Che non sapete cosa volete nella vita e rompete le palle al prossimo.
…Che Dio perdona a tutti, Pif
Ci sono momenti nella vita in cui uno vorrebbe scendere momentaneamente da se stesso. Ma solo per un breve periodo. Una sospensione.
…Che Dio perdona a tutti, Pif
Dire la verità, oggi, è rivoluzionario.
…Che Dio perdona a tutti, Pif
Anch’io so che la felicità, a volte, è solo constatare che nulla è mutato.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
In verità, amo le parole, ma l’istinto è quello di custodirle. Ho imparato a maneggiare la loro arte, ma dentro di me è ancora salda la convinzione che alcuni, pochissimi, sentimenti non abbiano bisogno di suoni e non richiedano dialettica. Si espandono nei gesti, cantano.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
Oggi il cielo ha il colore del fucile che il soldato porta in spalla, per ora inerte; mi auguro che entrambi restino muti, che non scoppino in fulmini e raffiche di spari.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
Fiori aggrappati con tenacia a questa montagna. Aggrappati al bisogno, sospetto, di tenerci in vita.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
Ovunque mi troverò, anche nella notte più muta e profonda, saprò di avere la sua ombra addosso.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
A volte anche la certezza ha bisogno di essere rincuorata.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
Ho imparato dai libri che la realtà è una nostra personale interpretazione dei fatti.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
È come se la morte ci avesse chiamate alle armi per difendere la vita. Non possiamo attendere, né affidarci alla speranza. A volte penso che siamo noi la speranza. E siamo tante. Duemila donne, dicono. Un battaglione.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
A volte è difficile fare ciò che è giusto, talmente spaventoso da sentirlo come un atto innaturale. Può l’uomo essere compassionevole in questo mondo che ci vuole l’uno contro l’altro, che toglie continuamente e spinge a usare denti e artigli come bestie per difendere ciò che resta?
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
La fotografia, in fondo, è un atto d’amore, non credi? Serve a tenere accanto chi amiamo.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
Non c’è atto d’amore o d’odio che non renda schiavi.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
Nasciamo e moriamo per un gioco di coincidenze. E, nel mezzo, soffriamo e amiamo.
Fiore di roccia, Ilaria Tuti
S
Il tempo passa e le cose cambiano. Ma i traditori restano.
Il cazzaro verde, Andrea Scanzi
Mi fa però schifo che quella smisurata rumenta umana, urlatrice forcola, abbia la mia stessa nazionalità e il mio stesso diritto al voto.
Il cazzaro verde, Andrea Scanzi
Donne, quando si sfogano bisogna confortarle.
Poi tutto passa.
Per un po’.
Dante e la tartaruga, Vincenzo Spinelli
Il momento perfetto per leggere o scrivere è al mattino.
Dante e la tartaruga, Vincenzo Spinelli
In generale, le mosche non mi fanno fastidio, finché mi stanno alla larga.
Dante e la tartaruga, Vincenzo Spinelli
V
“Ricordare”, per esempio, aveva la sua radice in due termini latini: re, un prefisso iterativo, e cor, cordis, cioè cuore. In sostanza i latini collocavano la memoria del passato non nel cervello, ma nel cuore.
Assassinio a Villa Borghese, Walter Veltroni
Non sono capace di vivere solo l’istante. Chissà, forse è quello il requisito per conoscere la felicità. Non mi basta. Mi serve il passato da ricordare e il futuro da immaginare.
Assassinio a Villa Borghese, Walter Veltroni
Se alla mia vita togli tutte le cose superflue l’unica che rimane sei tu.
Il colibrì, Sandro Veronesi
Noi due ci siamo mancati, in tutte le accezioni che si possono dare a questo participio.
Il colibrì, Sandro Veronesi
Spesso tra i sei servitori onesti del nostro cercare (chi, come, quando, dove, cosa, perché) è il quando che separa la salvezza dalla dannazione.
Il colibrì, Sandro Veronesi
Il senso della cosa in fondo sta tutto lì, nell’aspetto ancora passabile che ha. Nell’andarsene così, prima dell’orrore.
Il colibrì, Sandro Veronesi